Il bruxismo è un disturbo del movimento del sistema masticatorio, che porta al serramento e al digrignamento involontario dei denti.
Stringere e digrignare i denti è una reazione inconscia comune alla rabbia, alla paura o allo stress.
Questo digrignamento involontario dei denti è noto come bruxismo, un disturbo poco conosciuto, ma la cui incidenza nella popolazione mondiale è aumentata negli ultimi anni, probabilmente anche a causa del carico di stress legato all’evento pandemico in corso.
Il bruxismo può essere classificato come malattia notturna (bruxismo da sonno), che rientra tra le parasonnie, categoria che comprende tutti quei comportamenti insoliti che si manifestano durante il sonno e di cui non ci si ricorda al risveglio; tuttavia, può presentarsi anche durante il giorno (bruxismo da veglia).
Il bruxismo, a lungo andare, può danneggiare e deteriorare i denti.
Il bruxismo si può manifestare in diversi modi:
– Serramento mandibolare: questa condizione è davvero poco conosciuta e molto subdola; consiste nel mantenimento dei muscoli masticatori serrati in una posizione fissa, ma senza alcun contatto dentale.
In questo caso i muscoli sono in continua tensione isometrica ed isotonica creando così condizioni di affaticamento muscolare e sovraccarico delle articolazioni temporo mandibolari (ATM).
– Contatto dentale: anche mantenere i denti in leggero contatto tra di loro (quindi anche senza stringere) è già considerato un primo stadio di bruxismo, spia di un’attitudine, di un comportamento che, in particolari condizioni di sollecitazione psico-emozionale, può virare facilmente nel serramento dentale.
Ricordiamo che la posizione fisiologica di riposo della mandibola è a denti staccati e muscoli masticatori rilassati (cioè senza alcuna tensione o rigidità). A maggior ragione, anche durante il sonno, i denti non devono mai essere in contatto tra di loro!
– Serramento dentale: consiste nel mantenere i denti stretti tra di loro, senza alcun movimento. Questa manifestazione non genera il classico rumore di denti che stridono e quando avviene di notte, il partner non si accorge di niente. Tuttavia, crea fenomeni di sovraccarico sulle strutture di dissipazione (denti, parodonto, basi scheletriche e ATM);
– Digrignamento dentale: consiste nello sfregamento dei denti, generando attriti tra le arcate. Provoca rumori (udibili anche da terzi), usure dentarie e spostamento dei denti;
– Sbattimento dei denti: rapide contrazioni in successione dei muscoli elevatori con movimenti semplici di chiusura.
Queste modalità possono intersecarsi tra loro